Winder

Winder
    L’esigenza di avere i nostri cavi in ordine ci spinge a procurarci diversi avvolgi-cavo i problemi maggiori nascono nel contenere cavi di lunghezze e sezioni generose.
Va ricercata quindi leggerezza ed ingombro minimo e perché no meglio farseli.

§Winder auto-costruito

Potrebbe sembrare scontata la costruzione di un avvolgi-cavo, io personalmente ne ho fatti di diverse fogge.
Alcuni sembravano dei femori, ora sono arrivato a questo modello, d'altronde se assomiglia vagamente a un osso prima o poi qualche cane che scorrazza libero in spiaggia te lo frega.
Facciamo subito una premessa, per avvolgere i cavi, qualsiasi essi siano, abbiamo necessità di adottare un sistema che permetta di far girare il cavo eseguendo un otto.
In questo modo non andiamo ad “asolare” il cavo come comunemente succede con gli avvolgi-cavo tipo     yo-yo.
Il cavo “asolato” viene innanzitutto stressato maggiormente portandolo nel tempo alla rottura, e cosa da considerare per gli aquiloni acrobatici e da trazione, ne varia la lunghezza.
Altra importante considerazione, quando noi avvolgiamo un cavo su uno yo yo senza far girare il medesimo giro su giro per avvolgere il cavo ma semplicemente portando il cavo manualmente a giro di lato dobbiamo considerare che ogni giro eseguiamo un asola e quando riutilizzeremo il cavo tutte queste asole ripetute anche se non evidenti avranno la tendenza a scaricarsi sulle briglie del nostrti aquiloni quando il cavo stesso sarà portato in tensione, a volte anche una girella tra cavo e briglie non riesce a risolvere il problema da noi creato.
L'alternativa più semplice resta quindi un buon Winder con cavo avvolto a otto.
La necessità dell ’auto-costruzione non riguarda tanto i winder piccoli, che tutto sommato si trovano tranquillamente in commercio, ma quelli di dimensioni più generose in grado di contenere 100 e più metri di cavo o cavi di sezioni importanti, e tanto per tirarsela un pochino non li vogliamo in plastica.
Personalmente sono rimasto affascinato da alcuni modelli auto costruiti visti in giro, delle vere opere d’arte, curatissimi, inverno lungo dalle loro parti si suppone.
Passiamo alle cose pratiche. Io li eseguo in multistrato da 8-10 millimetri di spessore, meglio se il legno è venato, ci guadagna l’estetica del manufatto.
Esiste anche il multistrato marino che sopporta meglio l’umidità, però costa di più.
Torniamo alla pratica.
Disegno la forma, prevedo un foro centrale grande, (utilizzare una fresa è una soluzione più che dignitosa) valido aiuto per impugnare il nostro winder.
Da un lato eseguo un foro per fissare un’estremità del cavo di ritenuta se il winder è destinato a un  aquilone ascensionale, meglio aver qualcosa tre le mani quando finisce il filo…….
Se invece il winder verrà usato per una coppia di cavi di un acrobatico, allora eseguo degli scansi che andranno ad accogliere le estremità dei cavi prima e dopo averli riavvolti.
Dopo aver riportato il disegno sul pannello in compensato  ci si prodiga con seghetto alternativo, archetto da traforo, trapano e fresa, creando il grezzo, a seguire con carta vetrata si può aver ragione di tutte le irregolarità smussando tutti gli spigoli dando al nostro oggetto una forma armoniosa.
Per finire si può laccare il tutto, meglio se si usa un prodotto vetrificante così il nostro winder non avrà paura dell’acqua.
Il risultato finale sarà giudicato sul campo,  in ogni caso si tratta di  una nostra creatura, quindi per noi  è perfetto così e lo difenderemo a tutti i costi dal cane di cui sopra.
 


    



 

winder plan

big winder plan