Spesso nel costruire bisogna trovare piccole soluzioni per sopperire alla mancanza di prodotti dedicati, reperibili magari nei dintorni di casa, così con il passare del tempo il bagaglio di alternative aumenta ho pensato di proporne alcune, magari possono venire sviluppate anche per gestire problematiche dissimili dalle mie.
- Filo per cucire: Di filo si parla poco, a prescindere poliestere, ma che numero? Se dobbiamo cucire piccoli aquiloni o delta acrobatici possiamo usare il comune N° 50 ma se creiamo dei profili alari o altro la preferenza di sezioni maggiori è consigliabile, Quindi il N° 40 darà maggiori garanzie di tenuta nel tempo anche perché alcune cuciture ad opera finita diverranno quasi irraggiungibili. Per evitare di spendere tempo e denaro, comprando rocchetti nelle mercerie (30 o 100 m.), acquistare da tappezzieri o velerie delle bobine industriali (4000 yard, 3,600 metri e similari) conviene. Nel tempo finiscono anche queste, unico neo, non avere una gamma di colori ad “hoc”, pazienza, le cuciture saranno a vista, “trendy”!! Per utilizzare le “bobinone” bisogna costruire un supporto dedicato, quindi: Una base con un certo peso, un antenna estensibile e orientabile, un occhiello di un finale di una canna da pesca, un perno dove infilare le “bobinone” e …… buon assemblaggio.
- Finali per stecche e tenditori: A volte non si ha sotto casa il negozio desiderato e un ordine in rete o postale che sia, comporta troppa attesa, a questo punto ci si arrangia. Per le estremità delle stecche, si possono usare dei tappi di uso comune, in gomma per tubi, (in ferramenta si trovano di tutte le misure, la misura di 2, 3 o 4 mm. è la più difficile da reperire, in questi casi il meccanico di biciclette potrà avere i nostri gommini, normalmente vengono usati come protezione per le stanghette che sostengono i parafango dei cicli). Una volta che la stecca è protetta la possiamo alloggiare nella tasca ma per tirarla a dovere nel terminale bisogna inventarsi qualcosa, si può usare “velcro” e “coulisse”, per chiarezza, applichiamo 5 cm. di velcro (parte con uncini) da un lato della tasca dove c’è l’apertura per introdurre la stecca. Dalla parte opposta applichiamo circa 20 cm. di velcro (parte con panno) cucendo sulla tasca i soliti 5 cm. Infiliamo poi la “coulisse” (questa non è altro che una pallina o cilindretto in plastica con pulsante e molla, usata nelle giacche sportive, per arricciare la stessa in vita, o nel fondo, tramite la trazione di un cordino, sfuse si trovano in merceria. Alla nostra, le verrà scalzato il pulsante e la molla e nel foro andrà alloggiata la stecca. Il velcro verrà fatto passare al posto del cordino quindi necessariamente la nostra coulisse avrà di suo un asola e non un foro, la parte di velcro con panno libera andrà a fissarsi sui 5 cm. di velcro con uncini. Altrettanto efficiente, con lo stesso risultato, come utilizzano diverse case costruttrici di aquiloni acrobatici è il posizionamento al termine della stecca di un pezzo (3 cm. circa) di tubetto in gomma con foro a misura a metà dello stesso, la stecca viene inserita nel foro laterale del tubetto e a seguire il tutto viene trattenuto dal velcro. Nel progetto del parasled si trova la foto di questa soluzione costruttiva.
Come finali a tendere per le stecche possiamo impiegare anche le cocche usate per le frecce degli archi ad uso sportivo sono facoli da reperire nei negozi di articoli sportivi o armerie ci sono da 5.5 - 6 - 8 -mm. di diametro interno con sede conica o cilindrica le coniche si possono usare temperando i tondini in legno di ramino con un temperamatite. Quelle con sede cilindrica sono ottime per i tubi in fibra, un goccio di colla ciano-acrilata renderà il tutto solidale
Queste cocche comportano, per poter tensionare la vela, l' utilizzo di un cordino o di un elastico, in pratica niente velcro ma asole o occhielli per tirare il cordino.
- Dime e ferzi: Per quanto sia facile da tagliare il nostro materiale, (le forbici sembrerebbero l’arma migliore) ma se vogliamo eseguire dei tagli più professionali, conviene procurarsi un saldatore per componenti elettronici (ideale saldatore a pistola per stagno da 50 Watt.) e a questo modellarli la punta come una lama, se utilizzandolo, lo affiancheremo a dime realizzate in cartoncino, possiamo dire di essere al top dei comuni mortali. Il taglio eseguito a caldo fonde il materiale e il fili del tessuto recisi saldandosi tra loro impediranno allo stesso di sfilacciarsi (il tessuto così lavorato può anche non venire bordato). La velocità di taglio dovrà essere costante, perché generalmente i saldatori raggiungono temperature superiori a quelle per noi ottimali, quindi il soffermarci in un punto porterebbe ad un allargamento del taglio. Le dime sono utilissime, se i ferzi devono essere ripetuti, o se stiamo creando un aquilone con molta precisione di cui vogliamo ottenere il massimo delle prestazioni (la scelta del cartoncino da utilizzare è un compromesso tra la facilità con cui lo possiamo ritagliare e la resistenza a bruciarsi, si trova tranquillamente in cartoleria, però di ottimo lo usano anche i tappezzieri).
- Il piano di lavoro: Sicuramente avere un locale per i propri hobby, è desiderio di molti, ma normalmente ci si arrangia con risorse minori, tuttavia un piano di lavoro soprattutto se si usa una lama a caldo è necessario, non ci dà un gran futuro rigare il tavolo della sala. Un pannello di truciolato grezzo o bi-laminato o semplicemente dell’ mdf vanno benissimo allo scopo, per squadre e righe l’ alluminio è la soluzione (necessitando io anche di una stecca di lunghezza di due metri ho fatto visita ad un azienda che produce serramenti, ottima mossa, per di più economica). Per il quieto vivere con il vicinato, visto che spesso si lavora con la macchina da cucire in notturna io mi sono cucito un cuscinetto contenente del “foam” fonoassorbente e lo posiziono sotto la macchina da cucire al posto della comune coperta ripiegata che per anni ho usato, entrambe le soluzioni permettono di ridurre il rumore del nostro lavoro, vicini e familiari ringraziano.
- Unità di misura: Tanti progetti e materiali li troviamo con sistema di unità di misura anglosassone, avere uno specchietto per la conversione può risultare comodo.