La costruzione di un avvolgi-cavo è essenzialmente un gioco per puristi, in quanto ciò che oggi il mercato offre, potrebbe ampiamente soddisfarci, ma è pur vero che auto-costruire, regala, nella ricerca e sviluppo dell’ oggetto più soddisfazione, per aquiloni ascensionali la costruzione di un avvolgi-cavo dedicato può complementare l' insieme.
Un buon avvolgi-cavo ci può far volare tranquilli, senza avere a terra metri di cavo svolti in precedenza e poi ritirati senza ordine a correggere il volo del nostro aquilone, se pratichiamo fotografia aerea l’equilibrio
dei vari accessori è imperativo in quanto per praticarla saremo impegnati con più operazioni da svolgere in contemporanea.
Nella foto a fianco c’è l’ immagine di un bellissimo avvolgi-cavo, di fabbricazione cinese, è venduto attraverso i canali del modellismo aerostatico, questo si porta a tracolla ed è reso solidale al corpo con cinghia fissata in vita, possiede un meccanismo ferma cavo, è veramente ben concepito ideale per la K.A.P. nel riquadro superiore vi è un’immagine catturata ad un festival di un avvolgi-cavo con freno a disco, siamo al delirio.
Quello da me proposto è costruttivamente interessante, volendo lo si può eseguire con materiali e finiture più ricercate in modo da renderlo più professionale.
Le prime volontà per costruire questo tipo di avvolgi-cavo erano volte ad una esecuzione in materiale plastico, poi non trovando disponibili le frese occorrenti (130 mm.) mi sono orientato verso il legno che tutto sommato è un materiale molto nobile.
L’attrezzatura di cui avevo bisogno era un seghetto alternativo una fresa (30 mm.) delle punte, carta vetrata e un trapano, possiamo tranquillamente constatare che con la diffusione dei centri del “fai da te” nelle case ci sono più trapani che crocifissi, anche nella mia scala delle priorità gli attrezzi da lavoro sono secondi solo al frigorifero pieno.
Torniamo al nostro ’avvolgi-cavo, è stato costruito utilizzando del multistrato (“compensato”, volendo c’è quello “nautico”) da 8 mm.
Per prima cosa ho creato i due dischi interni, ho tagliato due quadrati (200 mm. x 200 mm.) li ho resi solidali tra loro con quattro viti negli angoli, con il compasso ho tracciato un cerchio da 160 mm. di diametro ed all'interno ho tracciato ciò che diventerà un’apertura che accoglierà la mano più un foro per il pollice.
Va ricercata un impugnatura sufficientemente ergonomica e l’apertura deve accogliere comodamente la mano
Il tutto è stato eseguito con il seghetto alternativo (il foro con la fresa) a lavoro finito i due dischi li ho carteggiati a dovere (ho inserito tra i dischi dei distanziali in legno incollando il tutto con “Vinavil” ho incluso delle spine sempre in legno per dar solidità al manufatto, a lavoro ultimato ho laccato il pezzo).
Nel frattempo mi ero procurato dei dadi ma 6 mm. ciechi una barra filettata sempre da 6 mm. e un tubetto di alluminio (esterno 8 mm. interno 6 mm.) con questo materiale ho creato dei distanziali, con un pomello sferico in legno ho poi creato la futura manopola per avvolgere il cavo.
Si può fare una considerazione sul funzionamento di questo avvolgi-cavo, in commercio ho visto vari oggetti dedicati, quasi tutti avevano sull'asse centrale un cuscinetto, e proprio sull'asse centrale veniva creata l’ impugnatura per reggere l’ avvolgi-cavo.
Secondo il mio modesto parere non vi è di fatto una grossa esigenza di scorrimento tanto da pensare a una riduzione di attrito mediante l’ uso di un cuscinetto per la rotazione, vi è piuttosto una forza torcente importante per poter tenere in posizione l’ avvolgi-cavo, più ci allontaniamo dal suo asse centrale, minore risulterà la fatica per tenerlo in posizione, questo avvolgi-cavo, avendo i due dischi interni che fanno da impugnatura, il momento torcente viene scaricato sulla circonferenza dei dischi, lo stesso scorrimento è assicurato dal gioco lasciato sui distanziali e lateralmente dai due dischi esterni, a mio parere il tutto è più che sufficiente al nostro scopo.
Per ultimi ho creato i due dischi esterni, ho tagliato quindi due quadrati di multistrato (300 mm. di lato), come sopra e con quattro viti li ho uniti, con il compasso ho tracciato quattro circonferenze concentriche, la più piccola sarà di poco inferiore della circonferenza dei dischi interni (145 mm.) la seconda circonferenza servirà per tracciare i fori equidistanti per fissare i distanziali (io ho previsto 10 distanziali questi oltre a svolgere il lavoro di guida ai dischi interni hanno anche una funzione strutturale, sono posizionati forando sulla circonferenza data dal raggio dei dischi interni, più 2 mm. di gioco, più raggio del tubetto distanziale).
Sulla terza circonferenza ho previsto una serie di fori equidistanti (eseguiti con la fresa da 30 mm.) per alleggerimento e per funzione estetica (su questa circonferenza ho previsto il foro per il pomello e una zona di rinforzo, meglio fare anche un foro dove far passare e legare l’estremità del cavo), l’ultima circonferenza è quella esterna nel mio modello sono arrivato a 260 mm. di diametro.
Chiaramente i diametri, i distanziali e tutto il resto è a discrezione delle proprie esigenze e volontà, costi e tempistiche di lavorazione sono irrilevanti paragonate al servizio reso………. che dire, buon volo.