Ancora da spiaggia

Ancora da spiaggia

Prima o poi abbiamo necessità di fissare da qualche parte il cavo di ritenuta dei nostri aquiloni, quelli che esercitano una certa forza di trazione hanno bisogno di qualcosa di dedicato, a volte la caviglia della suocera non è disponibile, quindi meglio portarsi qualcosa da casa.

Quando abbiamo una porzione di cielo ben definita dove poter far svolazzare la nostra creatura, dobbiamo aver la possibilità di ancorare il nostro cavo di ritenuta a qualcosa … già, a qualcosa.
Tutto può andar bene e niente di solito abbiamo sottomano.
Escludiamo a priori zavorre che ci portiamo da casa, tipo suocera appunto, la prima cosa che mi viene in mente è sotterrare le ciabatte del vicino legandole a una fune, fattibile, ma l’ancoraggio così è fisso e se dobbiamo correggere il volo dell’ aquilone, il vicino realizza dove erano finite le ciabatte.
A questo punto meglio perdere un’oretta dietro la macchina da cucire e sfoggiare un prodotto ad “hoc”.
Il modello che propongo è semplice,  d'altronde, l’ importante è che serva allo scopo.
Il più originale che ho visto, era ricavato da un paio di pantaloni jeans, tagliati e cuciti sotto il ginocchio, quindi, una volta in posizione e riempiti di sabbia, con attaccato il cavo di ritenuta come fosse una cintura, davano una suggestione particolare.
Torniamo alla nostra ancora.
Il materiale per fare il sacco, lo si può recuperare procurandosi uno di quei teloni che si usano in giardinaggio e campeggio, non hanno un nome preciso, sono in polietilene con delle fibre incrociate che ne danno  trama e ordito, sulla loro bordatura esterna hanno occhielli.


                                    

Dal telo ricavo una sorta di croce, un quadrato al centro, che sarà poi la base, e quattro rettangoli sui lati del quadrato, una volta uniti con cuciture i lati lunghi dei rettangoli abbiamo il nostro sacco.

Considerando che un decimetro cubo di sabbia asciutta pesa da 1,4 a 1,6 Kg. e se umida da 1,9 a 2,1 Kg. basandoci noi su un valore medio, ci possiamo calcolare la grandezza del nostro sacco in rapporto ai Newton di trazione che dovrà trattenere.  
Prima di unire i lati, vanno  cucite delle cinghie, formando due anelli che percorreranno lati e fondo della sacca. Non verranno cucite fino al bordo superiore della sacca meglio lasciare 15 cm. circa di bordo libero.

Ora si possono unire i lati tra loro lavorando la sacca al rovescio cucendo quindi dalla parte interna, orliamo il bordo libero superiore a risvolto o con fettuccia.
Rivoltiamo il tutto e il lavoro è finito. I quattro manici una volta riempita la sacca di sabbia si possono unire con un moschettone.
Questa sacca  può risultare utile in caso di ritirata rapida dalla spiaggia, è di fatto un comodo e capiente contenitore.

 

ancora da spiaggia          dove attaccare un' aquilone


peso specifico sabbia

Per chiarezza d’intento, scrivo una precisazione, spesso nello scrivere di trazione e forza faccio riferimento ai chilogrammi, questo, perché è un valore immediato che il nostro cervello riesce a convertire in automatico, “all'unità di misura della fatica”.

Non è corretto, in quanto i chilogrammi esprimono una massa, e sono i Newton ad esprimere una forza, la quale è data da:
                               Forza = massa  x  accelerazione
Accelerazione: data dalla costante gravitazionale sulla terra 9,80665 se non consideriamo altri parametri.
In ogni caso se un aquilone mi trascina, trovo più immediato esclamare, sta' spostando 100 kg. di manzo, piuttosto che, questi 980,0665 Newton mi stanno facendo fare una figura di m…………..anzo.