Sostanzialmente è un’evoluzione dei cellulari o box che siano, la loro progettazione verrebbe semplificata utilizzando un programma 3 D, personalmente io ho sempre costruito aquiloni ragionando su una superficie cartacea, cosa che per noi comuni mortali risulta senza dubbio più immediata anche se il settaggio definitivo “velatura – struttura” porta via del tempo alla fine con un po’ di pazienza si riesce ad ottenere il risultato voluto.
Questo progetto è presente in rete, la mia stella è quindi un “clone”, unica differenza tra quelle già prodotte da altri è che non avendo io padronanza nell'uso di con un programma “3 D” l’ ho eseguita pensandola in “2 D”, cioè disegnando il tutto su un foglio e ridimensionandola a mio piacere, la velatura non è poi così complessa.
Per le stecche mi sono mosso in modo prudente consideriamole subito.
Partiamo dalle dimensioni, come in foto in basso, la stella ha un diametro di circa 2,2 m. la struttura è composta in tubo di carbonio da 6 mm. di diametro, volendo aumentare le dimensioni della stella dobbiamo utilizzare tubi da 8 mm. se poi saliamo ad un diametro maggiore di 3 m. diventano necessari tubi da 10 mm., il peso totale salirà e l’aquilone invece no (poca vela che da portanza), serve quindi più vento, ma se questo è leggero la creatura resta nella sacca (compromesso storico?).
Sono dei limiti, che a inizio progetto iniziano già a “pesare”, la scelta dimensionale dell’aquilone è di fatto pensata da me con un approccio globale economico, sono almeno 14 le stecche da un metro da dover acquistare, meglio allora tubo in carbonio da 6 mm. e stella ridotta nelle dimensioni, con sole otto punte.
La stella volerà con poco vento e tuttalpiù se il vento rinforza la creatura inizierà a vibrare consigliandoci di riporre il tutto nella sacca, e di volare con dell’altro.
Non potendo definire con precisione la lunghezza delle stecche, ho seguito una procedura diremo empirica ma in ogni caso risolutiva, ho steso la vela finita piazzando al centro il supporto plastico (di cui dopo vedremo la sua costruzione) ho inserito otto stecche in carbonio da un metro nella tasca di ogni punta con un raccordo per la giunzione dall'altra parte del tubo (il raccordo a lavoro ultimato l’ho reso solidale con le stecche di cui dovevo trovare ancora la loro lunghezza).
Utilizzando quindi delle stecche in legno da 6 mm. comprate in un centro bricolage a basso costo, ho iniziato a fare delle prove per comporre la stella, inizialmente ho chiaramente lasciato le stecche lunghe per poi arrivare, step by step, alla loro misura ottimale, sembra laborioso come lavoro ma in realtà non ci vuole molto a raggiungere il risultato voluto, quando si passa al taglio del tubo di carbonio con una misura certa non abbiamo scarti o errori.
La tensione finale della vela è data tirando la stessa e trattenendola utilizzando il tubo che ortogonalmente passa attraverso il centro stella.
Quindi i tubi che formano le otto punte della stella devono tenere in forma la vela, noi dopo tireremo dal centro i panelli dando la tensione definitiva alla stella.
Come da figura ho costruito un disco in polietilene, il suo diametro è di 10 cm.x 1,5 cm. di spessore (nei magazzini che vendono materie plastiche si trovano dei cilindri pieni e con un po’ di fortuna ci si fa tagliare il nostro disco pagando solo quello che a noi realmente serve).
Intorno alla circonferenza del disco ho praticato 8 fori equidistanti ho inserito anche due spinette in carbonio che serviranno per dar tensione alla vela, utilizzando una coulisse (vedi fai da te) in testa al tubo ortogonale, ho praticato anche dei fori d’alleggerimento sul disco dove potevo .
Ho eseguito anche un foro al centro, inserendoci un raccordo all'interno, qui può scorrere il tubo di carbonio del centro stella questo sarà di lunghezza superiore alla somma dello spostamento sull'asse dei panelli anteriori e posteriori più 10 cm. per parte per dar tensione alla vela e poi fissare il tutto, nel mio caso ho utilizzato due pezzi da 60 cm. (così facendo la sacca contenitiva della stella potevo tenerla di lunghezza non superiore al metro.
Per tirare la vela nel centro stella ho creato un sistema con due asole sui ferzi centrali cui faccio un doppio giro con un cordino utilizzando la coulisse come rinvio in testa al tubo ortogonale per poi arrivare al disco in polietilene e tramite la spina e un tenditore piccolo tendo la vela, entrambi i lati dei due panelli vanno tirati con questo ausilio il tutto risulterà solido ed in asse.
La vela: Questa è composta da due insiemi distinti (quindi pannelli anteriori e posteriori), ci sono 8 ferzi al centro ( più 8 ferzi per il secondo assieme) sceglieremo il colore e saranno i panelli ”A” anteriori e posteriori.
Faremo altri 16 (anteriori) più 16 (posteriori) ferzi chiamandoli “B” con un altro colore, altri 32 ferzi chiamandoli “ C” con altro colore, e altri 32 ferzi chiamandoli “D” con altro colore.
Ci sono poi 8 piccoli pezzi (9 x 5 cm.)in dacron o ripstop pesante che una volta ripiegati e cuciti andranno e fermare l’apice dei ferzi “D” e nel contempo formeranno la tasca per i tubi che spingono le punte della stella.
Ho eseguito anche 8 pezzi in ripstop pesante (25 x 3 cm.), cucendo insieme i lati lunghi di questi ed introducendo due ferzi “A” per ogni unione si forma così il centro stella.
Sul lato opposto di ogni ferzo “A” ho cucito le basi di due ferzi ”B”, così su ogni ferzo “B” ho cucito due ferzi “C” e a seguire da ”C” a “D” .
Stessa esecuzione per l’altro panello, infine contrapponendo i due panelli ho unito i quattro apici dei ferzi “D” con la tasca come già scritto e come in figura.
Tutti i ferzi erano stati da me bordati sui lati lunghi in ripstop le misure da me date nel progetto sono da considerare nette, nei lati corti ho invece incluso 1 cm. per la cucitura.
Buon lavoro !!